Mesut Akusta, che ha dovuto prendersi una pausa dal progetto per un po’ a causa dei problemi di salute avuti mentre recitava nella serie TV Teşkilat (Organizzazione), ha rilasciato importanti dichiarazioni a NTV.
L’attore, che è stato portato in terapia intensiva dopo un’emorragia cerebrale nel 2021, quando è stata girata la serie Teşkilat, ed è tornato al progetto dopo il trattamento, ha spaventato moltissimo i suoi fan. Dopo la fine del suo ruolo nella serie Teşkilat, l’attore ha continuato la sua carriera prendendo parte alla serie TRT1 chiamata Yürek Çıkmazı.
Mesut Akusta, che ha guadagnato grande popolarità con il suo personaggio Kendal nella serie drammatica Karagül, è tra gli attori più importanti nella storia delle serie TV e del cinema turco. Allora, qual è stato lo sfortunato incidente che il maestro ha vissuto nella sua infanzia?
L’attore di successo Mesut Akusta è stato ospite di Ceyda Düvenci in Bam Başka Sohbetler, trasmesso tutti i giorni feriali su NTV. Il maestro attore ha detto per la prima volta a Ceyda Düvenci:
“Non avevo una vita scolastica. Il mio insegnante mi ha dato un pugno in testa”.
Mesut Akusta ha spiegato le sue esperienze durante la sua infanzia, quando ha avuto un’emorragia cerebrale, con le seguenti parole:
“Una volta terminata la scuola elementare, ci siamo trasferiti ad Afyon, la città natale di mia madre. Quando mio padre morì, ci trasferimmo da Afyon ad Ankara. Ho iniziato la scuola secondaria ad Afyon. Non avevo vita scolastica, ho avuto un’emorragia cerebrale quando ero al liceo; È stato causato dal nostro insegnante che mi ha dato un pugno in testa… Prima vado in coma a scuola, mi portano all’ospedale, sembra che stia bene, poi a mezzanotte cado di nuovo in coma. I medici dicono: “Non c’è niente che possiamo fare qui, dovete portarmi ad Ankara”… Mi portano all’ospedale universitario di Hacettepe, dipartimento di chirurgia cerebrale, dove ricevo le cure…
Ho dovuto lasciare il calcio, non potevo fare niente, perché non posso farmi una botta al cervello per il resto della mia vita… Anche quando mi rado dal barbiere, mi guardo la testa, è un’eredità di quegli anni… I miei anni di scuola finirono lì… Dopo essermi trasferito ad Ankara, lavorai molto…”